SCULTURA
Nella sua scultura vi è un controllo attento del gesto e la volontà di trasferire nella materia un contenuto, un messaggio. Abbiamo un primo periodo in cui la Figura Umana a volte è massiccia e a volte appare spezzata, tratta fuori da blocchi di legni diversi; dove accanto a un volto, compare una mano che accarezza o sorregge o ammonisce. E’ questa la fase della solidità, dell’immobilità, della fermezza. Vi troviamo politici arroganti che si attaccano alle loro poltrone di potere, dittatori volgari e sguaiati, ma anche umane tenerezze e sentimenti positivi. Nel secondo periodo lo scolpito è dominato dall’urlo, da un urlo cosmico. Urla dell’uomo e di una natura antropomorfa dove essa non è più vista dall’occhio umano bensì è lei stessa che guarda e che giudica la nostra condotta.
PITTURA
Alla ricerca di un proprio stile che volge sempre più verso l’indefinito, mai completamente astratto. Ancora l’uomo affiora tra macchie di colori quasi come un necessario disturbo.
TEATRO dei BURATTINI
Ivano Rota è il fondatore del Teatro dei burattini di Ivano Rota, che nasce ufficialmente nel 1993 col nome di Teatro dei burattini di Vighizzolo. Solo alla fine del 2002 prenderà la denominazione attuale. Fin dall’inizio i suoi burattini sono tutti di legno, scolpiti da lui stesso a mano e di grandi dimensioni in linea con la tradizione bergamasca. La passione per il teatro dei burattini nasce quasi per gioco, in casa, coi figli, e dopo essersi cimentato nella scrittura di qualche commedia per adulti. Nei primi anni Novanta, infatti, dopo aver avuto qualche esperienza con compagnie di teatro amatoriale, vede in una “piazza” un burattinaio al lavoro e decide che quella forma di teatro può fare anche il suo caso, e soprattutto che quegli “attori” sono molto meno gravati di impegni degli attori in carne e ossa.